L'idea di eco-villaggio, nell'immaginario collettivo, è quella di una comunità di persone che decide di vivere insieme in mezzo alla natura, ispirandosi a ideali di sostenibilità, culturali e talvolta anche spirituali. Quasi un ritorno alla vita hippie anni '60. Immaginiamo invece un eco-villaggio che connetta le persone con le gioie della natura, con la vita slow, che metta insieme tutti gli elementi di eco-sostenibilità, ma con un'inedita veste chic. Capace di unire agli aspetti di sostenibilità anche quelli di comodità, tipici dei nostri giorni. Abbastanza lontano da un importante centro urbano per apprezzare pienamente un netto cambiamento di scenario, e tuttavia abbastanza vicino per tornare in città quando necessario. Non un sogno, ma un progetto in corso sviluppato dall'architetto italo-americano Peter Lombardi, che sarà completato entro due anni a Upstate New York. A sole due ore dal cuore pulsante di Manhattan.
Dalle famiglie, alle giovani coppie, fino alle single ultracinquantenni newyorkesi che di vita ritirata e in solitudine non vogliono proprio sentir parlare: il target di chi ha già mostrato interesse a comprare (o affittare) casa a Hudson Springs, per una vita in mezzo alla natura senza però rinunciare all'agiatezza (spazi commerciali, scuola, palestre e spa!), è estremamente variegato.
Tutto il villaggio sarà totalmente auto sostenuto grazie a due fattorie agricole, orti e serre con coltivazioni di cibo rigorosamente biologico. La grande attenzione al cibo organico trova poi spazio nella biblioteca dei semi non OGM che prevede anche un sistema di scambio dei semi con altri centri di cibi organici. Largo anche alla formazione con cooking class e farming class: come cucinare e coltivare il cibo organico. Corsi pensati anche per chi l'eco-villaggio decide di viverlo solo per una giornata. E vista la sua vicinanza con la grande città l'esperienza è a portata di mano, come spiega Peter Lombardi:
Upstate New York è un territorio molto avanzato sul fronte delle coltivazioni 100% organiche, dove tecniche antiche incontrano quelle moderne
“La vicinanza con una metropoli come New York è una grande opportunità e una valida occasione per permettere anche a chi vive in città di sperimentare un nuovo modo di vivere, senza dover andare troppo lontano. Un luogo aperto e accessibile a tutti dove imparare e (ri)scoprire come vivere a pieno contatto con la natura. Le persone che ci vivranno dovranno contribuire al vivere comune. Ed è proprio questo uno degli obiettivi alla base del progetto: costruire al suo interno una comunità variegata che contribuisca al benessere del villaggio con le proprie specificità e professionalità”.
L'elemento strategico di vicinanza con la Grande Mela non è però l'unico che ha portato Lombardi e scegliere questa zona: “Nella zona di Upstate New York e' molto forte il movimento delle fattorie 100% organiche. É questo il principale motivo che ci ha spinti a scegliere questa zona per la costruzione dell'ecovillaggio: qui si utilizzano tecniche di coltivazione antiche unite alle più moderne, ma soprattutto c'è già una grande sensibilità e cultura su questi temi, attenzione che sta crescendo sempre più. Una sensibilità che non ritroviamo in altre zone degli Stati Uniti, dove il cibo organico non è esattamente sempre accessibile e dove è largamente diffuso un modo di far crescere il cibo non pulito che spesso contamina anche le coltivazioni adiacenti. Upstate NY invece, da questo punto di vista, fa la differenza”.
“Nel nostro progetto, gli edifici sostenibili che compongono Hudson Springs producono più energia di quella che effettivamente consumano”.
Un'isola felice dove l'architettura e la pianificazione ambientale uniscono pratiche antiche alle conoscenze moderne. Una vibrante comunità sostenibile fondata sui principi universali di design, proporzione, equilibrio e armonia e sulla teoria della sezione aurea, a legare le creazioni dell’uomo con la Natura. Design interno ed esterno pensato per promuovere un senso di pace e appagamento. Con l'idea di un linguaggio che unisca il tutto, nel rispetto delle peculiarità del luogo.
“La scelta dei colori e dei materiali è basata sulle caratteristiche della zona dove sorge il villaggio, proprio perché vogliamo rispettare l'ambiente dove sorge il villaggio. Le case, per esempio, sono realizzate con blocchi di paglia. E' una tecnica antica che risale a migliaia di anni fa e oltre al suo basso costo e la facilità di costruzione, permette un miglioramento della qualità dell'aria. Queste case respirano, sono vive!” argomenta Lombardi. “Altro aspetto interessante è che ciascuna casa a Hudson Springs produce più energia di quello che consuma. Con un sistema chiamato NET Positive utilizziamo l'energia in eccesso per ricaricare le batterie, salvarla e vendere quella in eccesso”.
Nel nostro eco villaggio, ogni notte la luce artificiale si adatta alla quantità di luce proveniente dalla luna.
Hudson Springs è anche il primo passo per la realizzazione di un format che sta progettando di andare in tutto il mondo, a partire dalla Florida e a seguire in Marocco. Con l'idea non troppo remota di sbarcare, nel giro di pochi anni, anche in Europa. E’ un format che ha come obiettivo la capacità di adattarsi alla realtà del luogo in cui viene costruito, riprendendone e anzi esaltandone le tradizioni locali. A Upstate NY, per esempio, luogo dei nativi d'America, c'è la volontà di mantenere viva una delle loro tradizioni millenarie. La parte superiore della collina veniva infatti utilizzata come faro, da dove lanciare segnali con i fuochi per comunicare con le altre tribù. Hudson Springs sorge proprio su questo pezzo di terra e sarà realizzata una luce alimentata dalla luce del sole sulla cima della collina, che lampeggerà in occasione di ricorrenze ed eventi speciali. Ma se all’energia solare siamo ormai avvezzi, che dire dell’utilizzo della luce lunare?
“Per l'illuminazione esterna del villaggio è previsto un sistema di Lunar Lightning, che percepisce e misura il chiarore della luna, adeguando l’erogazione di luce nell’eco villaggio. Ogni mese segue il sistema dei cicli e delle fasi lunari e, nelle notti di luna piena, le luci artificiali si abbassano per lasciare spazio a questa meravigliosa luce lunare. Un modo per risparmiare energia e ridurre l'inquinamento, ma soprattutto per permettere agli abitanti di godere appieno di uno dei cicli più importanti della natura, connettendosi così con l'Universo. E diventare tutt'uno con le stelle”.
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